DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS (PTSD)

Il disturbo post-traumatico da stress (PTSD) può rappresentare una malattia estremamente invalidante. Inizialmente associata ai reduci di guerra, il PTSD può manifestarsi in chiunque abbia sperimentato un evento traumatico estremo cha ha causato o poteva comportare morte o lesioni gravi, o altre minacce all’integrità fisica sia propria che di altre persone.
Eventi traumatici che possono innescare il PTSD sono aggressioni personali violente, disastri naturali o causati dagli uomini, incidenti o scontri militari.
Anche persone che sono state testimoni di un incidente aereo o che sono sopravvissute ad un crimine in cui si è rischiata la vita hanno sviluppato questa malattia. I militari che hanno combattuto in Vietnam e nella Guerra del Golfo, i superstiti e le squadre di soccorso coinvolti in un dopo-disastro, i superstiti di incidenti, stupri, abusi fisici, sessuali e altri crimini, i rifugiati che fuggono dalla violenza dei loro paesi, e le persone che assistono ad eventi traumatici sono tra quelle a rischio di PTSD. Anche le famiglie delle vittime possono sviluppare il disturbo.
Gli individui affetti da PTSD rivivono in modo ripetitivo la situazione che li ha traumatizzati, sotto forma di flashback, incubi, ricordi o pensieri spaventosi, specialmente quando sono esposti a situazioni o oggetti che ricordano il trauma. Anche gli anniversari dell’evento possono scatenare i sintomi.
Le persone affette da PTSD possono avere anche episodi di distacco emotivo, disturbi del sonno, depressione, ansia, irritabilità o scoppi d’ira. Comuni sono anche profondi sentimenti di colpa. Molte persone affette da PTSD cercano di evitare qualsiasi oggetto o pensiero che possa ricordare l’evento traumatico. La diagnosi di PTSD viene posta quando i sintomi durano più di un mese.
Il PTSD può manifestarsi a qualsiasi età, compresa l’infanzia. I sintomi iniziano generalmente dopo 3 mesi dall’evento traumatizzante, sebbene occasionalmente succeda che si manifestino dopo qualche anno. La gravità e la durata della malattia variano: alcune persone guariscono entro 6 mesi mentre altre ne soffrono molto più a lungo.
E’ frequente che le persone affette da PTSD soffrano anche di depressione, di abuso di alcolici o di altre sostanze e di altri disturbi d’ansia. Le probabilità di successo della terapia aumentano quando anche gli altri disturbi vengono identificati correttamente e curati in modo appropriato.
Sono sintomi comuni: mal di testa, disturbi gastrointestinali, disfunzioni del sistema immunitario, vertigini, dolori al torace e in altre parti del corpo. Spesso i medici curano tali sintomi fisici senza essere consapevoli del fatto che questi sono causati dal PTSD.
Le persone che hanno subito degli abusi da bambini o che hanno avuto precedenti esperienze traumatizzanti hanno più probabilità di sviluppare il PTSD. In passato si credeva che le persone che tendevano ad essere emotivamente distaccate dopo un trauma mostravano una buona reazione, ma adesso alcuni ricercatori sospettano che chi prova questo isolamento emotivo possa essere più a rischio di PTSD.